Nel corso di quest’anno vi ho dato un po’ di idee su cosa fare o vedere a Como durante la primavera e l’estate. Ma con l’arrivo dell’autunno i paesaggi si fanno più foschi e si sente anche il cambio dell’atmosfera, che diventa più “accogliente”; proprio per questo motivo, oggi vi propongo delle attività che abbracciano maggiormente questo mood.
VILLE
Una cosa da non perdere a Como in autunno sono le ville. Vedere come questa stagione modifica i colori e l’atmosfera, rendendola quasi magica, come se ci si trovasse all’interno di un set cinematografico, è senza dubbio una voce nella lista delle cose da vedere.
Quindi ancora una volta vi ripropongo Villa Carlotta a Tremezzo, Villa Monastero a Varenna, Villa Balbianello a Lenno e Villa Melzi a Bellagio.
Tuttavia, c’è una villa che vorrei presentarvi, perfetta per questo periodo dell’anno. Sto parlando della
VILLA DEI FANTASMI
La villa, soprannominata Casa Rossa per via del suo colore originario, fu commissionata da Felice De Vecchi, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. All'interno delle sue mura, gli arredi erano di grande splendore; il conte condivideva infatti una profonda passione per l'Oriente e aveva adornato la villa con numerosi oggetti provenienti da diverse parti del mondo.
Questa residenza, terminata nel 1858 su progetto dell'architetto Alessandro Sidoli, presentava non solo una ricca collezione di suppellettili distribuite su tre piani, ma vantava anche un parco circostante con un ampio giardino esterno, contenente una fontana che oggi risulta misteriosamente scomparsa. Nonostante la sua storica importanza, la villa fu ufficialmente abbandonata nel 1938 dagli eredi della famiglia De Vecchi. Dopo il passaggio attraverso alcune famiglie di imprenditori locali negli anni ottanta, la villa è caduta in uno stato di abbandono, subendo anche atti di vandalismo e furto dei mobili.
Nel corso degli ultimi anni, sono sempre più frequenti le narrazioni di presenze sospette all'interno della villa. Secondo le leggende locali, durante le notti dei solstizi estivi o invernali, si dice che si possa udire il lamento di una donna provenire dall'interno della villa. Si ritiene che questo lamento appartenga all'amante del proprietario storico, morta all'interno delle mura in circostanze misteriose, forse un omicidio.
Un'altra leggenda che circonda la villa riguarda un pianoforte; si racconta che durante le ore notturne sia possibile udire il suono di un pianoforte provenire dalla sala, dove si trova ancora un vecchio pianoforte ormai in rovina.
Tuttavia, Giovanni Negri, figlio dell'ultimo custode della tenuta, Antonio, ha più volte affermato che le voci su eventi tragici nella villa sono infondate.
BORGO DI ROGARO
Sulla sponda comasca del Lago di Como, a Tremezzina, sorge Rogaro, un incantevole borgo situato sulla cima di una collina che regala una splendida vista sul lago. Nonostante la frequentazione turistica di quest'area, Rogaro nasconde un tesoro inaspettato: un antico nucleo abitativo che conserva il suo fascino originario.
Per raggiungere questo borgo, è necessario parcheggiare l'auto sulla strada che sale da Tremezzo verso Rogaro e seguire la stradina che conduce al centro storico del paese. Qui, case del Settecento circondano una chiesetta in stile barocco, affacciata su una piazzetta.
La chiesa, dedicata a Santa Maria, custodisce una splendida Madonna nera, una statua alta circa un metro intagliata nel legno di tiglio, i cui occhi a taglio orientale colpiscono l'osservatore. La leggenda racconta che questa statua provenga dal famoso santuario svizzero di Einsiedeln e sia stata trafugata in Italia nel 1517 da una famiglia di cattolici svizzeri in fuga dalle persecuzioni protestanti.
Tuttavia, ricerche più approfondite hanno svelato una versione diversa. L'oratorio dedicato alla Madonna di Einsiedeln fu costruito nel 1733 su richiesta dei fratelli Tommaso e Bernardo Magnino, e la statua in legno di tiglio, risalente al 1680-1700, non è l'originale tardo-gotico della Madonna miracolosa di Einsiedeln, bensì una copia creata da uno scultore svizzero o tedesco.
Mentre si percorrono le strette viuzze di Rogaro, si possono ammirare gli alberi di limone che crescono all'aperto grazie al favorevole clima locale. Uscendo dal borgo si estende la piana di Rogaro, una zona agricola caratterizzata da prati luminosi e panorami mozzafiato. Questa area è stata persino scelta dal regista George Lucas per girare alcune scene di un film della serie "Guerre Stellari".
PONTE DEL DIAVOLO
Sulla sponda del Lago di Como che si estende da Como fino a Bellagio, l'aria è ancora permeata da atmosfere legate a diavoli e streghe. Tra queste storie affascinanti, spicca quella del "Ponte del Diavolo" a Lezzeno, che si trova lungo una strada scavata nella montagna, che conduce alla splendida "perla del Lario", Bellagio.
Costruito tra il 1911 e il 1917, il ponte diede lavoro a numerosi operai del luogo. Tuttavia, il luogo del cantiere era uno strapiombo sul lago quasi inaccessibile. Per questo, la leggenda racconta che l'ingegnere responsabile della costruzione, confrontato con numerose difficoltà, fu tentato dal diavolo che si offrì di aiutarlo in cambio dell'anima del primo che avesse attraversato il ponte. L'ingegnere accettò, ma alla fine cercò di ingannare il diavolo facendo attraversare un cane per primo dopo aver gettato un osso.
FIUMELATTE
Un altro luogo affascinante e leggendario si trova sempre sul Lago di Como, lungo la sponda lecchese, poco prima di Varenna. Questo è il Fiumelatte, noto come il fiume più breve d'Italia. Il fiume nasce da una grotta nascosta tra la densa vegetazione e percorre solamente 250 metri prima di gettarsi nel lago. Tuttavia, il suo vero fascino non risiede solo nella sua brevità, ma nel fatto che nessuno sia ancora riuscito a individuare la sua sorgente o a spiegare la sua intermittenza. Si dice che il Fiumelatte inizi a scorrere il 25 marzo di ogni anno e si fermi il 7 ottobre, manifestandosi solo per un breve periodo.
DOVE SOGGIORNARE
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Ad aspettarti è poi il nuovo menù, pensato apposta per la stagione appena iniziata: un sacco di piatti nuovi, colorati e gustosissimi ti aspettano, ma anche i grandi classici sono rimasti come da tradizione, per darti il bentornato a casa.
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